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Se l’aula scolastica è il luogo del sapere istituzionale e legittimo, è negli angoli meno esposti – “dietro la cattedra” e “sotto il banco” – che si relega ciò che da quel sapere viene escluso: il corpo di studenti e insegnanti.
La vita intima, la storia personale, la sessualità e i sentimenti – le nostre esperienze più universali – non trovano spazio nel discorso scolastico ufficiale, così come manca una riflessione sul potere che volente o meno esercita chi insegna, sulla femminilizzazione del corpo docente, sulle implicazioni dell’associazione tra madre e maestra.
È necessario che l'educazione si rivolga alla persona nella sua interezza, superando la divisione tra corpo e mente, se si vuole che la scuola non sia il luogo della "disciplina dei corpi” ma lo spazio collettivo in cui la condivisione delle esperienze e dei desideri, delle pratiche e dei saperi può essere trasformativa.
Lea Melandri e le Cattive Maestre, in un dialogo intergenerazionale, riflettono su teorie, esperienze e pratiche femministe e transfemministe a scuola.
Sarà un libro che, oltre a far felici noi, aiuterà molt* insegnanti, studenti, genitori, e non solo, a rendersi conto che nuove vie, rivoluzionarie per l'educazione, considerate nel passato "impossibili", oggi sono "reali e possibili".
Lea Melandri
È un patrimonio ricchissimo di culture e di pratiche che sono messe all’opera. Per questo il libro serve come un fuoco nella notte.