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Cade il muro di Berlino, frana la vita di Vittorio Marchi, che svanisce nel nulla. Il giovane giudice antimafia Federico Cassan, suo pupillo, avvia un’indagine privata sui moventi della scomparsa. In questa sua ricerca assisterà alla caduta di altri muri, muri invisibili, che incatenano la coscienza e la volontà, per paura o tornaconto. E riceverà dalle mani di una donna un pugno di terra raccolto nel bosco di Marx, in Friuli: simbolo di una vita più piena per sé stesso e della rinnovata determinazione ad abbattere un altro muro, quello dell’omertà mafiosa contro cui combatteva nell’Isola.