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A proposito di Intercalari: ha di straordinario, nulla; a originare la raccolta furono le circostanze, e una specie di passione per come la parola dia libertà. Lo possono fare mille altre cose, certo, ma il verso vive spazi piccoli, reclusi e dà un’informazione limitata. E questo ti rende più alla svelta osservatore della tua stessa passività.
Per me il poeta
è chi non ha una lingua madre
e dopo aver chiesto a molte
ne delira una sua.
Intercalari è una pretesa di libertà dell’estraneo in un processo di naturalizzazione all’ordine delle cose. In quanto donna e in quanto emigrata, non pensavo potesse essere esaudita.