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Le storie che compongono il libro sono istanti di violenza inconcepibile per chi non li vive in prima persona, motivati da ragioni che sembrano assurde e piccoli particolari irripetibili. Le emozioni si spengono come sigarette, dopo aver arso le speranze. Non si redime nessuno, nessuno chiede perdono.
I protagonisti piegano la realtà come creta, la modellano e la restituiscono con una forma propria. Nessuno li contesta o si prende la briga di chiedere. Chi alza una mano ha sempre una motivazione in tasca, che per quanto astrusa possa
sembrare, a lui pare lapalissiana. Le ragioni di chi picchia, di chi si stringe una vita addosso senza sentirla sua, di chi non chiede perdono.