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Nel nostro eterno presente la politica è ridotta a slogan e gli individui, dispersi come atomi nell’universo digitale, sono trasformati ora in vittime ora in carnefici dalla società dello spettacolo 4.0. Si tratta di una nuova fase del capitalismo, quella della cosiddetta “sorveglianza”: un rapporto verticale e gerarchico capace di mettere in crisi la democrazia stessa. E dall’infosfera globale in cui viviamo emergono soggetti distopici: dagli odiatori seriali ai complottisti, dalla “gggente comune” ai buongiornisti. Fenomeni tipici di una storia recente, ma dalle origini lontane: se internet e le reti sociali sono divenuti i luoghi deputati alla maggior parte delle relazioni umane, il terreno sul quale affondano le radici è quello dei mutamenti sistemici degli ultimi cinquant'anni. Ricongiungere le membra disperse di questa storia può aiutarci a capire il nostro eterno presente e a varcarne la soglia.
INDICE
Premessa 5
Tutto inizio così 9
Come siamo arrivati a questo punto. Un passo indietro per farne due avanti 25
Il mantra "Portali a casa tua" 35
Buonisti e/o falso buonisti. Quando il significante fa cortocircuitare il significato 41
Del crescendo rossiniano e dei direttori d'orchestra 45
"Siete voi col vostro buonismo che li fate morire". Lo sconvolgimento della realtà 55
"Parla come mangi!" o dell'università della vita 63
I Troll, dalle foreste scandinave alla rete, passando per Tolkien 69
Un nemico immaginario per ogni tempo 71
Il legame manipolatorio 81
Dalla macchina a vapore a Internet 87
Quando l'analfabetismo di ritorno diviene complottismo 93
Complottismo e teologia del Mercato: i due volti del controllo sociale 97
Il climax del teologo del Mercato 107
Il black humor (finto) in rete 113
La perdita del senso del ridicolo o dell'idiozia ai tempi della sua riproducibilità tecnica 121
Vent'anni di controriforme: alla radice materiale di molto guai 127
Verso un nuovo inizio 133