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Una donna, quando si trasforma in madre, sembra dover soddisfare più le aspettative imposte dagli altri che i propri bisogni. La società giudica ogni decisione personale che parrebbe andare a sfavore del nucleo famigliare: lavorare sì o no, dedicarsi alla casa, ritagliare del tempo per sé.
Il senso di colpa spesso non è solo esterno, ma viene anche da dentro. È facile sentirsi inadeguate davanti alla propria incapacità di avvicinarsi all’ideale di madre perfetta proposta dai social: sorridente, organizzata, ben vestita, in carriera, attenta all’ecologia e alla cucina sana.
Un libro per sfatare il mito della “supermamma” attraverso i contributi di diverse professioniste legate al mondo della maternità.
Una donna non nasce madre, ma può decidere di fare ed essere anche madre senza che questa scelta sia negativa per la sua immagine di donna nel mondo. Inoltre, diventare madre non equivale in modo automatico a essere felice. Questo non perché ci sia qualcosa di sbagliato nella donna, ma perché la nascita di un bambino e la nascita come madre non portano solo emozioni di felicità, ma anche preoccupazione, tristezza, frustrazione, senso di colpa, paura e rabbia.
INDICE
1.Introduzione di Alice Brioschi 5
2. Diventare madre: una scelta molto più che personale
di Alessia Dulbecco 13
3. Il dono del senso di colpa
di Sara Baggetta 31
4. Un'altra storia
di Martina Borsato 79
5. Narrazioni della maternità
di Sara Ghirelli 103
6. Legami di stoffa. Il babywearing come pratica di accudimento
di Marta Granata 131
7. Sostenibilità e bambini: il binomio (im)perfetto
di Martina Celegato 157
8. Il potere della lettura
di Alice Brioschi 179
Postfazione di Giorgia Cozza 213