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Keats intendeva per negative capability l’arte di saper coltivare le domande e i dubbi senza l’impazienza di correre dietro ai fatti. È con questo spirito che vengono qui raccolti una serie di interventi postati sui social e ispirati all’idea che a fronte degli stimoli sempre nuovi proposti dal web sia possibile reagire avvalendosi dell’aiuto ideale di scrittori, poeti, pensatori. I loro testi vengono “messi alla prova” del web, della sua velocità e imprevedibilità. Il che corrisponde anche ad un modo nuovo, veloce e però serio di fare critica, un modo che sappia rendere quei testi amici, che li sappia far dialogare con un presente mutevolissimo, e con un pubblico vasto e vario.
"Non credevo che fosse possibile affrontare qui su facebook argomenti così complessi con un stile così amichevole eppure così rigoroso” da un commento a uno dei miei post.
INDICE
Introduzione 5
2.11.19. Joker tra Victor Hugo e Rousseau, ovvero sul declino di un’utopia grandiosa 8
8.12.19. Macbeth e la Rete, ovvero del bisogno di disconnettersi 14
31.1.20. We Want Sex, in Cina e dappertutto, ovvero se sia peggio il virus influenzale o l’obbligo di costruire ospedali in poche settimane 19
23.2.20. Rousseau, Facebook e l’autobiografismo di massa 23
21.3.20. Sul buon uso della poesia in tempi di coronavirus e su di un testo (virale) di Mariangela Gualtieri 30
29.4.20. Il cielo di Austerlitz sopra il principe Andrej ferito, ovvero i classici davanti alla sfida del contagio 36
18.05.20. Perché amiamo così tanto Dostoevskij: un’ipotesi buttata lì... 45
19.5.20. Romanzo moderno e bisessualità: contro la reificazione di genere e di ogni altro tipo 50
20.5.20. Dis-adottiamo una parola al giorno. Nuovo gioco inventato da me, che qui do un esempio dis-adottando la parola narrazione 56
23.5.20. Dis-adottiamo una parola al giorno: oggi dis-adotto la parola biopolitica 60
27.5.20. I professori davanti alla pandemia: su di un’affermazione di Giorgio Agamben 64
30.5.20. Facebook, della mirabolante esperienza della Dispersione 70
6.6.20. Sfasamento e ritardo davanti al trauma: come una foto di vent’anni fa può spiegare la nostra situazione attuale 73
14.6.20. Briseide, Achille, Omero e Via col vento: ancora sul nostro rapporto con la tradizione culturale occidentale 79
18.6.20. Abbattiamo statue, censuriamo opere e film, sfregiamo dipinti e monumenti, bruciamo tutto: sul nostro rapporto con la tradizione culturale 82
21.6.20. Maometto all’inferno: insegnare Dante a una classe di allievi musulmani... 88
5.7.20. Manifest-ino (ino, ino) contro il mito dell’attualità (o modernità) delle opere letterarie 92
6.8.20. La canzone Azzurro e il grande vuoto che chiamiamo estate... 96
8.8.20. Giacomo Leopardi era recchió? Ma soprattutto: quanto ci importa questa questione? Considerazioni semiserie sulla critica di genere... 103
14.9.20. Un pensiero consolante per ricominciare oggi: che “la scuola sarà sempre meglio della merda”... 114
2.10.20. A cosa mai serve la letteratura? Su Franco Moretti e su una bella iniziativa editoriale...
11.10.20. Contro gli scrittori/scrittrici straordinari, grandissimi, anzi bravissimissimi... e soprattutto contro i loro ammiratori 123
14.10.20. È forse possibile discutere nei social? Le opinioni di Gilles Deleuze e Jorge Luis Borges a confronto 125
20.11.20. E finalmente: l’aula magna di Pisa intitolata a Francesco Orlando 134
26.10.20. Il racconto più breve del mondo, il dinosauro e il virus 138
13.11.20. Il “che beo” come fattore anomalo nell’insegnamento della letteratura, ovvero se la bellezza può entrare in classe senza giustificazione 142
25.11.20. David Foster Wallace su Diego Armando Maradona: un piccolo pensiero di ringraziamento e addio 148
28.11.20. “Ma insomma scrivere scrivere, scrivere... o leggere?” Sulla sproporzione crescente tra bisogno di esprimersi e capacità di lettura, ascolto, risposta 150
1.12.20. Su coloro che smorzano gli entusiasmi 156
3.12.20. Che chi non risica non rosica: in difesa dell’errore e dei fallimenti nelle arti e negli studi 158
18.12.20. Per la creazione di zone de-pavlovizzate della società 163
26.12.20. Sulla necessità di essere specifici: un augurio per l’anno nuovo ispirato alla scrittura di Primo Levi 165
3.1.21. Chi era il Pasquale a cui si riferiva Totò: il mistero finalmente svelato dopo sessant’anni... da me! 169
7.1.21. Scafa, Platone ed io, ovvero il “do cojoni-factor” nello studio e nell’insegnamento della letteratura 175
12.1.21. Come e perché la “lezione in presenza” potrebbe diventare un’esperienza d’élite piccolo divertissement fantascientifico nello spirito di Philip Dick. 181
17.2.21. La punta delle lance sulla schiena della donna che piange, ovvero Omero e il potere “documentaristico” dei suoi versi 187
19.2.21. Aristotele e Hannah Arendt davanti a Breaking Bad, ovvero come cambia il senso dell’azione nelle narrazioni contemporanee 191
25.5.21. Io come scimmione e lei, la fanciulla scalza: una relazione impossibile? 196
4.6.21. Shtisel e lo spirito del romanzo, ovvero quando ortodossi e fondamentalisti ci stanno simpatici 201
10.6.21. Due anni sulla rete: un piccolo bilancio e un augurio 207