Rotate screen
A più di 40 anni dall’approvazione della legge 194, le donne in Italia continuano a vedere ostacolato il proprio diritto all’interruzione di gravidanza. Sulla scorta del movimento Non Una di Meno, nel 2017 è nata Obiezione Respinta, un collettivo e una piattaforma online di mappatura dei servizi ginecologici e ostetrici sul territorio italiano in grado di far emergere bisogni, di fornire risposte e di creare reti di mutuo aiuto.
Questo libro raccoglie testimonianze di donne che decidono di raccontare la propria esperienza, di collettivi femministi e transfemministi che fungono da luoghi reali o virtuali di confronto, di realtà sanitarie pubbliche e private.
L'Italia è uno dei paesi con il maggior numero di obiettori di coscienza negli ospedali pubblici. La piattaforma Obiezione respinta fornisce supporto e informazione dove queste mancano e denuncia tutti quei luoghi che ci privano del diritto di autodeterminarci. Una raccolta di esperienze che testimonia che la sanità è ancora uno dei principali campi dove la violenza di genere viene esercitata.
INDICE
Introduzione
di Cinzia Settembrini 5
Quel corpo sono io. Raccontarci per rompere i tabù, mappare l’obiezione per auto-organizzarci
di Obiezione Respinta 17
Una rete di voci
di Cinzia Settembrini 41
Diritto alla salute e all’autodeterminazione nel movimento Non Una Di Meno
di Serena Fredda 131
Corpi compromessi: i nostri aborti tra sanzioni e obiezioni
di Angela Balzano 143
Dai consultori italiani al Parlamento europeo. Neofondamentalismo pro-life: storia, alleanze, tecniche e discorsi
di Tamara Roma 159
Women on Web – intervista a Rebecca Gomperts 173
Ringraziamenti 185