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Imparare dagli alberi:
fare spazio
dare sole
a ogni parte di sé.
Le primavere promesse portano con sé la consapevolezza di un’assenza, l’ebbrezza di un’attesa e il senso di una distanza che divide. Le parole misurano questa distanza e talvolta, per brevi momenti, la annullano. Sono queste le primavere promesse, appena prima che l’attimo sia pieno, quando tutto è di là da venire, quando tutto è di là da cadere. È breve il tempo della poesia, solo un momento, talvolta dilatato, prima che le attese, almeno per un attimo, fosse anche illusorio, si compiano.
Prefazione di Alessandro Quasimodo.
Illustrazione di copertina di Angelo Ruta.