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Il volume raduna una serie di saggi di Mario Pomilio, pubblicati soprattutto negli anni Sessanta del Novecento, relativi alla letteratura italiana della fine del XIX secolo, in particolare verista. La raccolta riflette un ben preciso progetto d’autore, ricostruito sulla base di un appunto manoscritto rinvenuto tra le sue carte autografe presenti nel Centro manoscritti dell’Università di Pavia; e sintetizza una fase portante del lavoro dell’autore, per l’intensità dell’impegno critico-teorico (v. Contestazioni, 1967, soprattutto) e la felicità dell’invenzione propriamente narrativa (La compromissione, 1965). Nel loro rigore, nella loro lucidità, questi saggi contribuiscono a gettare ulteriore luce sulla complessità di quella stagione; oltre a costituire, relativamente al paradigma preso in esame, magistrali esempi di una pratica illuminante di saggistica letteraria.
INDICE
Introduzione: Un apocrifo Pomilio meridionale (P. Villani)
Nota del curatore (M. Volpi)
Scritti sull’ultimo Ottocento
1. Le quattro età di Verga
2. Il mito di Roma nella cultura italiana della fine dell’800
3. Cicco e Cola
4. Gli scritti verghiani di Luigi Capuana
5. Capuana e D’Annunzio
6. Il paese di cuccagna di Matilde Serao
7. L’antirisorgimento di De Roberto
8. Il silenzio di De Roberto
9. L’eclissi del verismo
10. D’Annunzio e l’Abruzzo
11. Socialismo e letteratura nell’ultimo decennio dell’Ottocento
12. Edoardo Scarfoglio
13. Sul teatro dialettale napoletano
14. La prosa moderna: Pirandello e Verga
15. Pirandello e il declino della scienza positiva
Nota finale: Il Pirandello di Pomilio (M. A. Grignani)
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